14 settembre 2009 di gaetans
Sani e salvi.
Giornata decisamente più amabile, vuoi per la lauta colazione, vuoi perchè il mezzo nautico comincia a capire l’equipaggio (e non viceversa), vuoi perché con 15-20 nodi hai tempo anche di cazzare il cabajo, vuoi che in 4 ore una sola scuffia per noi é sarsiccia bretone che cola.
Tutti dicevano che ci sarebbe stato meno vento, e così é stato. Partiamo alle 11.40 dopo due false partenze dei F18 (si, capisco partire bene ma rischiare l’ocs per una regata di 4 ore a zigzagare tra le isole…)
Passiamo la boa di disimpegno dopo una bolina discreta e una partenza non proprio da buttare via. La pala dello scafo di dritta si sgancia spesso. Sarà un’agonia in tutta la regata. Spariamo il gennaker e giù a tuono direzione gran Be a tribordo. Scuffia, che te lo dico a fare, davanti alle webcam del sito. Da allora in poi ci siamo seduti in pratica sulle pale dei timoni per tenere le prue alzate. Ripartiamo per il cancello numero 1 mimetizzato tra le rocce. Il paesaggio é bellissimo, i forti, le mede in mattone, i fari, le boe con la campana che sbatte se ci sono le onde… Procediamo con il percorso, Lorenzo al trapezio legge le mappe e da le indicazioni, io ho lo sguardo incollato allo scafo sottovento, temo l’ingavonata… Un gommone assistenza ci fa le foto.
Passiamo il secondo cancello e comincia il rientro di bolina, tanto tempo ma per fortuna molto meno onda di ieri. Rientrati dopo diverse ore sotto saint malo, si chiude come al solito per la Tourelle di Laplatte. Ben 3 barche non l’hanno passata (e poi dicono di noi italiani…). Al traguardo sparano il colpo a salve… mancandoci. É finita….
Per noi é finita fino ad un certo punto! dal momento che dobbiamo riportare l’hobie alla spiaggia del Bon Secours. Dopo aver firmato il rientro, ripartiamo stravolti per l’ultima traversata mentre i primi 10 equipaggi fanno regate esibizione a pochi metri dalla spiaggia. Qui la vela é una festa gioiosa, tanta gente guarda le barche dalla spiaggia, molti ti applaudono anche se stai lì a spostare la barca.
La gente comincia a smobilitare…
e noi per una volta in trasferta non devi rimontare la barca…
Perla trovata nel parcheggio da adottare subito per le trasferte in Italia: mezzi trasporto cavalli ad uso nautico:
Oggi rientro, chiudiamo l’esperienza Raid con una serie di considerazioni:
– con tutto il vento che c’era rimane il dubbio di come trovare il tempo per mangiare i tramezzini’ il twister, il plumcake e la mela che l’organizzazione ci forniva ad inizio regata
– perchè se non ho mai fatto una regata in HC16 inizio in Francia con gennaker in un Raid,
– anche se fai un pessimo risultato c’e’ un gran rispetto sempre,
– peccato che in Italia non organizzino un eventone raid multi catamarano (non solo per F18), sarà perché non abbiamo isole?
– ci srsnno raid per i carri a vela?
– se chiedi se il ventone è quello che si incanala dalla manica e ti rispondono che è termica non ti stupire
– se il tu prodiere fa un disegnino sulla tovaglia di carta, non ti stupire se lo trovi affisso sulla vetrina del ristorante il giorno dopo:
6 mesi fa.
Pubblicato da Wordmobi
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